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Vi offriamo una vasta scelta di strutture tra cui scegliere se si vuole soggiornare a Garessio.
Qui potrete trovare una lista di ristoranti, pizzerie e agriturismi presenti a Garessio.
A Garessio disponiamo di una grande area dedicata ai camper completamente illuminata.
Entra nella pagina per scoprire tutte le borgate che suddividono il paese di Garessio.
Sopri quali sono le frazioni di Garessio e i monumenti o i luoghi da visitare all'interno di esse.
Vieni a scoprire la storia dell'antico Castello di Casotto e della principessa Clotilde.
Il luogo in cui sorge, la storia e il restauro della Torre dei Saracni, che da secoli domina a Garessio.
Scopri quali escursioni è possibile intraprendere sulle montagne che circondano Garessio.
Vieni ad esplorare insieme a noi le fantastiche e numerose grotte presenti in Val Tanaro.
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Leggi l'incredibile storia di Garessio, per saperne di più su questo antico paesino situato fra le montagne.
Il Museo Civico di Garessio espone una serie di reperti archeologici e geologici provenienti da tutto il territorio.
Ricca di oltre 150 quadri di pittori italiani e stranieri, la Pinacoteca di Garessio è la più importante dell'Alta Val Tanaro.
Garessio può vantare una biblioteca con oltre 25.000 volumi e un Archivio Storico in cui sono conservati antichi documenti.
La vegetazione straripante è, sicuramente, ciò che colpisce di più il visitatore del nostro territorio. Ma per i Garessini il bosco assume mille significati: il profumo dei funghi più pregiati, il ricercato sapore delle piccole castagne, il seccatoio, il lento scorrere della vita quitidiana con i suoi ritmi stagionali, la base di un'economia e di una cultura contadina che si tenta di non disperdere.
L'acqua è fresca, leggera e pura e sembra sgorgare ovunque; è l'acqua che ha reso celebre Garessio in tutto il mondo e che tutto il mondo ci invidia. Bere ad una delle nostre fontane o da una sorgente sarà il primo, naturale approccio per il visitatore; e, dopo, tutto il paese dicuramente gli sembrerà ancora più bello.
100 M
45 minuti
strada sterrata e sentiero
itinerario di andata oppure dal "piano della Signora" per il sentiero che scende (est) sulla strada sterrata lungo il rio S. Mauro
Tipici aspetti del Borgo Medievale con reperti storici; visione d'insieme di Garessio.
Da Garessio Borgo Piave (m 621) piazza Carrara - Municipio, si percorre (sud) via Cavour (antiche case miedevali) e quindi a sinistra via Al Castello in forte pendenza, sino ad uno spiazzo erboso. A sinistra un ripido sentiero, tra la vegetazione, conduce in breve alla quadrangolare "Torre dell'Impiccato", legata alle mura del castello. Proseguendo (nord) tra piccoli terrazzamenti abbandonati (detti "è fasce") e superando poco dopo un'antica porta d'accesso, si arriva ad un pianoro erboso ("cian da Sgnura", ripiano della Signora) circondato da resti di antiche mura (m 720 - ore 0,30 circa dalla partenza). A nord si possono ammirare, con ampio panorama, tutta la pianura, le montagne e le quattro borgate di Garessio, mentre, andando verso sud, si osservano, tra la vegetazione, i ruderi del castello (XIII secolo) distrutto verso il 1635 dai Savoia. Poco oltre lo spiazzo erboso sommitale, sul versante opposto a quello di salita, tra le rovine di mura scende (est) un ripido sentiero che porta direttamente alla strada sterrata costeggiante il rio San Mauro (cartelli indicatori: Al Castello).
280 M sino alla Cascina dell'Arciprete - 340 M sino al Colle San Bernardo
1 ora e 30 minuti
carrareccia sterrata e sentiero
itinerario di andata
Percorso tranquillo e rilassante in mezzo alla natura.
Da Garessio Borgo Piave (m 621) piazza Carrara - Municipio, si percorre un breve tratto di via Cavour e quindi a sinistra si imbocca la caratteristica via Monte Grappa, entrando nel Bricco, ristretto gruppo di case proprio sotto la collina del castello. Oltrepassata la medievale porta Jhape, osservando a sinistra l'antica chiesa di S. Maria fuori le mura con il bel campanile romanico del 1448, si prosegue (sud) sulla pianeggiante strada sterrata che costeggia il rio S. Mauro. Dopo circa 10 minuti si arriva ad un bivio: a destra un sentiero conduce ad una vicina sorgente, mentre a sinistra la strada sterrata, superando un ponticello in cemento, prende quota verso l'abbandonata cappella di S. Mauro (m 657 - ore 0,20). Percorrendo a sinistra la carrareccia ripida ed infossata, tra ricca vegetazione, si giunge ad un bivio posto circa 100 metri più in alto. La strada svolta a destra in leggera salita tra betulle e castagni e, superato un piccolo rio, prende a salire (sudest) verso alcuni essiccatoi distrutti, per arrivare alla Cascina dell'Arciprete (m 899), ampia costruzione usata d'estate come colonia (ore 1 circa dalla partenza). Vasto panorama verso sudovest. La carrareccia prosegue (sudest) in falsopiano e giunge in pochi minuti ad un tornante della SS582 per Albenga. Si percorrono circa 50 metri sull'asfalto imboccando subito a sinistra il sentiero erboso che poco più sopra si innesta in una strada sterrata. Si volta a destra e si raggiunge, con percorso pianeggiante, il vicino Colle S. Bernardo (m 957 - ore 1,30 dalla partenza). (Cartelli indicatori: Giro della Tagliea).
60 M
strada asfaltata, strada sterrata e sentiero
Lunga, facile ed ombrosa passeggiata che si snoda per buona parte lungo il corso del fiume Tanaro.
Da Garessio Borgo Ponte (m 584) - piazza Vittorio Veneto (Bar Roma) si imbocca (sud) viale C. Marro e dopo pochi metri, si piega decisamente a sinistra, oltrepassando la ferrovia (sottopassaggio) ed iniziando a destra (sud) via Ardena. (Cartelli indicatori: Giro di Sparvaira). Dopo aver lasciato a sinistra lo stabilimento Fonti San Bernardo (località Trinità), la stradina prosegue (sud) pianeggiante, prima asfaltata tra graziose casette e quindi sterrata ed ombrosa, costeggiando la ferrovia Ceva-Ormea ed il Tanaro a destra. Si supera la cappella di S. Maddalena, si attraversa il rio Bianco su un bel ponticello in muratura notando a destra cascina Paolini e si prosegue ancora sulla stradina pianeggiante, osservando in lontananza le frazioni di Trappa al di là del fiume e di Valdinferno in alto sull'opposto versante. Ora la strada corre tra gruppi di case rurali ancora abitate, denominate Sparvaira e pianeggiando perviene ad un bivio presso una fontana (m 612 - ore 0,45 dalla partenza). La strada asfaltata a destra oltrepassa il Tanaro e conduce al vicino abitato di Trappa. La carrareccia a sinistra supera una cascina e, attraverso zone prative vicinissime al Tanaro, perviene alle distrutte case Battirava (m 628 - ore 1 da Garessio). Proseguendo ancora (sud) lungo il sentiero che si innalza prima tra fitta vegetazione e roccette e poi prosegue con saliscendi tra terrazzamenti un tempo coltivati, si incontra una carrareccia in discesa che porta alla vicina Cascina dell'Isola (m 635 - ore 1,30 dalla partenza) posta ai bordi di un ampio e caratteristico pianoro.
40 M
50 minuti
itinerario di andata oppure da Borgoratto si segue, a destra, la strada comunale per il Borgo Poggiolo
Al fondo di Garessio Borgo Poggiolo (m 603) si segue (nord) la pianeggiante via Regina Margherita e, dopo aver superato l'incrocio con via Calizzano, si svolta a destra nella prima stradina asfaltata (via Tocheto). Al termine di questa, si imbocca un ripido sentiero che, piegando a destra (sudest), continua in mezzo ai castagni. Proseguendo sempre a destra (sud) lungo il sentiero ora pianeggiante e fiancheggiato da muretti a secco, si scorgono (ore 0,30 dalla partenza) a sinistra i ruderi (abside) della romanica Pieve di San Costanzo (m 620) dell'XI secolo, mentre a destra lo sguardo spazia sui borghi garessini del Poggiolo e del Ponte sino al Monte Galero ed al Bricco di Mindino. Seguendo ancora il sentiero verso sudest, si tocca subito a sinistra, tra terrazzamenti coltivati, la "fontana dei morti" e quindi si scende su via Calizzano; attraversando questa, si giunge alle vicine case della piccola frazione di Borgoratto (ore 0,50 dalla partenza) con la bella cappella di S. Lucia preceduta da un portico, a metà percorso tra il Borgo Poggiolo e la frazione di Valsorda. (Cartelli indicatori: Giro di San Costanzo).
160 M
2 ore e 15 minuti
itinerario di andata oppure lungo una strada che corre parallela tra il fiume Tanaro e la SS28
Comoda ed ombrosa passeggiata tra varia vegetazione; ampi panorami su vari tratti dell'Alta Valle Tanaro.
Al fondo di Garessio Borgo Poggiolo (m 603) si percorre in direzione nord la pianeggiante via Regina Margherita giungendo, dopo circa 1 km, presso la ristrutturata cappella di S. Margherita, situata in largo spiazzo (parcheggio). Si prosegue a destra e, appena superato il ponte sul rio Pozzuolo, si piega decisamente a sinistra (nord), imboccando un ripido sentiero e poi una bella carrareccia tra boschi di faggi e castagni, osservando a sinistra dall'alto il fiume Tanaro. La carrareccia quindi si innalza con vari tornanti ed arriva alle case Fazio in zona prativa (m 760 - ore 0,50 da Garessio). Dopo aver toccato ancora varie cascine poste in alcuni punti panoramici (località Perzietta - m 750), si supera in discesa a destra casa Marro (m 657 - ore 1,30 da Garessio) e continuando ancora a scendere, si possono osservare a sinistra i ruderi dell'antico castello dei Conti Guidi-Pallavicino di Ceva. Ormai siamo in prossimità dell'abitato di Priola e la nostra carrareccia si congiunge alla strada asfaltata Priola-Casario nei pressi della località Borgo. Proseguendo a sinistra, attraversato il fiume Tanaro e la linea ferroviaria Ceva-Garessio-Ormea (passaggio a livello), in breve, l'itinerario termina nella piazza della Chiesa Parrocchiale di Priola (m 537 - ore 2,15 dalla partenza). (Cartelli indicatori: Giro della Perzietta).
1 ora
sentiero, carrareccia e strada asfaltata
itinerario di andata oppure da Valsorda si segue la strada comunale che in discesa consuce al Borgo Poggiolo
Antico percorso di collegamento tra Borgo Piave e Valsorda tra varia vegetazione, con bella vista verso sud-est.
Da Garessio Borgo Piave (m 621) - Ponte Rosa si segue (est) via Dei Campi e dopo 300 metri circa la si abbandona per imboccare a sinistra (nord) uno stretto ed ombroso sentiero che conduce, con breve salita, dopo circa 15 m., ad un bivio: a sinistra si scende in un bel boschetto di castagni ed a Borgoratto, un piccolo gruppo di case sulla strada comunale per la frazione Valsorda. Proseguendo invece a destra (est), si sale con ripida pendenza su un'ampia ed ombrosa dorsale panoramica. La carrareccia in falsopiano attraversa zone prative sino ad un bivio dove si volta a sinistra e si incontra poco dopo (ore 0,40 dalla partenza) la strada provinciale per Calizzano. La si segue in discesa sino ad arrivare al Santuario di Valsorda (m 680 - ore 0,50 dalla partenza). (Cartelli indicatori: Giro della Costa Battagliera).
498 M
Piacevole passeggiata con arrivo in uno dei punti panoramici più caratteristici.
Da Garessio Borgo Ponte, accanto al Rio Luvia, dalla SS28, si stacca (ovest) la strada provinciale 178 che raggiunge, dopo 15,5 Km, la Colla di Casotto (m 1381) tra l'Alta Val Tanaro e la Val Casotto. Dal colle, trascurata l'ampia carrareccia (Cartello) si imbocca direttamente (nord-nord-ovest) una tipica traccia sterrata che conduce vicino a delle costruzioni (5 minuti). Superate queste, a sx si segue un bel sentiero che serpeggia e si innalza tra varia vegetazione, sino ad incontrare, in un tornante, l'ampia carrareccia (30 minuti). Il sentiero prosegue a sx nel bosco sino ad incrociare ancora la carrareccia. Superata questa, il nostro sentiero sale diritto (nord) nella vegetazione per arrivare in breve sulla carrareccia principale sotto le rocce del Rascazzo (m 1737, 1 ora). Si segue la sterrata continuando a salire tra fasce prative con rododendri sino a raggiungere la sommità del Bric Mindino (m 1879, 1,30 ore) su cui svetta la monumentale croce di ferro inaugurata nel 1969, restaurata ed illuminata dal Gruppo ANA Garessio nel 2001. Il panorama è a giro d'orizzonte: verso sud-est si scorgono il Mar Ligure, l'Isola Gallinara e la Corsica; a nord-ovest le Alpi Liguri, Marittime con tutto l'arco alpino sullo sfondo del cielo.
220 M
Tranquilla passeggiata tra zone coltivate ricche d'acqua e di vegetazione.
Da Garessio Borgo Ponte (m 584), vicino al ponte sul rio Luvia, dalla SS28 del Colle di Nava, si imbocca la strada provinciale per il Colle di Casotto. Dopo circa 1,5 km (località Cascinotto), al bivio con fontana si lascia la provinciale e si segue a destra, per circa 300 metri, la strada comunale per Mindino. Al successivo bivio si continua a sinistra lungo una bella carrareccia (via vecchia di Cappello) superando in falsopiano alcuni piccoli ruscelli e toccando la cascina del Rettore, sino ad arrivare al rio di Pravadino. Dopo averlo superato (guado), la strada sterrata a sinistra prende quota tra bei boschi di ceduo sino ad arrivare ad un pianoro posto a circa 800 metri (poggio della Terra Rossa) dove si incontra un'altra carrareccia. Ora si prosegue a sinistra in discesa attraversando più in basso il fresco ed ombroso rio Luvia su un ponticello in cemento per incontrare poco dopo la strada provinciale per il Colle di Casotto ad un tornante (giro del Galletto) - (ore 1,20 dalla partenza). Si ritorna quindi a Garessio percorrendo (est) la strada provinciale (3 km circa). (Cartelli indicatori: giro di Pravadino).